Da Padre Ago....
Ciao, io sto sempre bene. Il caldo e il forte tasso di umidità mi fanno sudare moltissimo. Come se non bastasse, il mio ufficio (alla scuola materna) ha il tetto in lamiera e il sole scalda anche le pareti, puoi immaginare il forno che diventa durante il giorno.
Fra Alessandro – al suo ritorno tra noi a Marracuene – mi ha consegnato quanto gli hai dato. Ti ringrazio – come ogni volta – per quanto hai fatto e stai facendo. Nella mia preghiera, così come nella celebrazione, c’è sempre posto per tutti coloro che mi aiutano, mi sostengono, mi animano, mi spronano … sia spiritualmente, che finanziariamente, che moralmente, che fisicamente, … Ringrazio il Signore che mi ha fatto incontrare queste persone, grazie alle quali Lui mostra a me la sua provvidenza e in che modo raggiunge coloro ai quali io mi dedico. Questi ultimi diventano l’attenzione del Signore attraverso la mia mediazione, e la generosità e la solidarietà di quanti intendono aiutarli e soccorrerli. Grazie S., grazie per il sito, grazie Signore. Possa ricompensarvi nel modo a Lui gradito.
Il nuovo anno sociale e pastorale è da poco iniziato e sempre più aumenta l’impegno che mi viene richiesto dalle responsabilità che mi sono state ri-confidate. Sono sereno e per ora riesco ad affrontare ogni impegno e gli imprevisti con serenità. La preghiera costante è il sostegno che mi anima nella fede, senza la quale non avrei le motivazioni per dedicare la propria vita in ciò che sto facendo. La preghiera permette di accorciare le distanze e di sentire vicine le persone (sia viventi che defunte) che si ricordano e che continuano a vivere nella memoria.
Fin dai primi giorni del mio ritorno in Africa mi ero impegnato a scrivere dei fatterelli relativi ad alcuni episodi di vita. Mi fa piacere che incuriosiscano e interessi conoscere un sistema di vita in un mondo diverso dal nostro italiano. Il fatto è che il tempo per raccontare scrivendo viene sempre meno e sempre più alla sera sono più stanco e con meno voglia di mettermi a scrivere. Oltre al fatto che il caldo e l’umidità non sono di aiuto. Entrare in camera alla sera è quasi come entrare in un forno, dopo che per tutto il giorno il sole ha scaldato le pareti e il tetto in lamiera della stanza da letto.
Ciao ti auguro pace e bene.
Marracuene, 22 gennaio 2011